Venerdì 26 maggio gli alunni dell’Istituto Einaudi hanno organizzato un incontro fra le culture partendo dai cibi e dall’abbigliamento. Un evento colorato a conclusione del progetto “Ricchezza nella diversità” che viene ormai realizzato da alcuni anni nella nostra scuola. Ecco cosa dicono i protagonisti: “L’evento “Culture in festa” è stato un progetto che porterò nel ricordo con tanto rigore e piacere, pensavo che l’ipocrisia e il disinteresse nelle culture estere e extra-europee avrebbe prevalso, invece sono stata smentita nel momento in cui le presentazioni in classe e la festa conclusiva hanno entusiasmato e portato un segno ad alcuni partecipanti delle seconde superiori presenti nel nostro Istituto”. (Francesca 3Bsas) “Mi è piaciuta la collaborazione e l’impegno che ognuno di noi ci ha messo: chi ha riportato le proprie storie, le proprie vite, immense emozioni …Da quest’esperienza ho imparato cose che non sapevo o che non mi erano chiare, ho imparato un po’ a condividere e star insieme alle persone che è una delle cose più difficili per me nella sfera sociale. E mi porto a casa forse anche una piccola speranza” (Harman 3bsas). 

Il progetto, nato da un’esigenza di dialogo in un Istituto multietnico, prevede una parte di Testimonianza in aula durante la quale alcuni studenti del triennio si “raccontano” ai compagni più giovani delle classi seconde. “Ricchezza nella diversità” si conclude poi con un momento di festa allo scopo di promuovere il dialogo fra culture diverse. L’evento ha visto il coinvolgimento della classe 3Asv guidata dal prof. Perri per la preparazione logistica e allestita con cura dalla classe 4Asas che ha preparato cartelloni in lingua originale e bandiere delle diverse nazionalità.

Così i ragazzi si sono organizzati preparando un percorso fra i vari banchetti in cui le guide erano proprio gli alunni che indossavano gli abiti della loro nazione di origine e presentavano i piatti…Ci hanno spiegato la differenza tra il cous cous marocchino e quello tunisino, il piatto thailandese chiamato “Som tam” e la “zarda” del Pakistan. Abbiamo assaggiato le patate alla “huancaina” del Perù, gustato il Riso alla cantonese mentre una ragazza cinese ci ha accompagnato suonando un flauto. Abbiamo soddisfatto anche le curiosità relative agli abiti e ad alcune usanze: una ragazza nigeriana, ad esempio, indossava un abito tipico dei matrimoni africani; alcune alunne della Romania e Bulgaria hanno spiegato perché nel loro paese colorano le uova nel periodo di Pasqua…Anche l’Italia è stata rappresentata con una gustosissima parmigiana alle melanzane. Insomma una vera mostra e degustazione colorata.

I cibi sono stati preparati dagli alunni del prof. Algieri, che in show cooking ha cucinato un tipo di pane indiano “bhatura” per accompagnare il Chana masala,zuppa di ceci con coriandolo, peperoncino, curcuma, zenzero , garam masala la cui ricetta ci è stata raccontata dagli studenti indiani della cultura Sikh.

Il percorso si è concluso presso un banchetto allestito dalla classe 3Bsas con la consegna di biglietti con messaggi augurali sulle tematiche dell’incontro, del dialogo, del rispetto…

“Quest’attività ha portato alla conoscenza e rispetto nella diversità di ogni individuo per quando possiamo essere diversi bisognerebbe propagare più iniziative del genere, per poter far emergere la maggiore conoscenza di ognuno di noi nelle varie forme del nostro mondo e delle realtà sottostanti” (Francesca 3Bsas) “Secondo me delle attività di questo tipo possano aiutare a conoscersi e anche rispettare le diversità altrui”(Harman 3bsas)

Tutto può contribuire alla costruzione di orizzonti di pace e i nostri ragazzi ce lo hanno insegnato. Essere uguali in dignità e dare valore ad ogni persona non significa azzerare le differenze, anzi scoprire l’originalità di ciascuno è riconoscere quanto c’è di prezioso nell’essere umano.

prof.ssa Patrizia Castelli

Referente del progetto